Oltre a murales e sculture, nell’Astigiano ci sono belvedere artistici da cui osservare il paesaggio per immaginare l’antico mare.
La fotografia ritrae il punto di osservazione di San Secondo, a Ferrere, con la scultura “Per Ferro del mare padano” di Sergio Omedè: riproduce l’effetto del teleobiettivo di una macchina fotografica attraverso cui il paesaggio si rivela in dettagli, scomponendosi in particolari dentro cui l’occhio si accomoda curioso. Così nelle diverse inquadrature che compongono la scultura di acciaio-corten, entrano case, alberi che segnano l’orizzonte, bricchi, sentieri che conducono ad affioramenti fossiliferi.
Inaugurata nel 2018, l’opera è stata replicata, in versioni meno strutturate, sui belvedere di Mongardino (via Tiglione), Montaldo Scarampi (via Principe Amedeo), Rocca d’Arazzo (piazza Torrione), Rocchetta Tanaro (frazione Asinara, località Limonte) e Vigliano (via Alfieri, parcheggio cimitero).
Dello stesso artista è la scultura “De Historia” (2006) collocata nella rotonda di corso XXV Aprile, ad Asti, dove si osserva la coda della balena uscire da un libro aperto.